Recensioni / Sfida alla gravità per la storia di Mimì

Un sasso sopra l'altro. Alcuni sembrano sfidare le regole della Terra, equilibristi sovvertitori della gravità. Formano piccole steli poggiate su uno scoglio. Sullo sfondo il mare. La fragile geometria dei sassi è sulla copertina del libro Le buste di Mimì, scritto da Venanzio Raspa per Quodlibet. Si tratta della «cronaca di un'adozione», come dice il sottotitolo. E l'autore, docente di filosofia all'Università di Urbino, ha il merito di raccontare una storia privata, la sua, con garbo e penna sicura. Un'adozione è difficile da immaginare: burocrazia logorante, attese disilluse, desideri sfiancati. Eppure è anche una vicenda d'incontri felici e gente luminosa. Fino a quell'emozione del primo contatto, quella mano che cerca la tua per poi attendere che, negli incontri successivi, accada di nuovo. Un libro che insegna molto e dice più di quanto, forse, l'autore immaginasse. E tutti potranno apprezzare la fortuna di Mimi, una bimba che chiede al suo papà: «Oggi mi leggi la mia storia?».