Recensioni / Ossa, cervelli, mummie e capelli

Dieci storie appassionanti, che se non fossero vere ci sarebbe da gridare alla genialità dello sceneggiatore. Invece è tutto vero e a narrarcele è Antonio Castronuovo, il quale, confezionando questo Ossa, cervelli, mummie e capelli, ci svela un mondo nascosto, e anche con grande ironia e scioltezza. Perché pochi sanno che gli ultimi secoli, a fianco delle reliquie considerate tradizionalmente sacre perché appartenenti a donne e uomini religiosi, hanno visto il proliferare di reliquie laiche, bizzarria contraddittoria e affascinante. Parti anatomiche di personaggi importanti conservate dai loro ammiratori per mantenere in vita, in modo disperato, la loro grandezza, o perlomeno un loro ricordo tangibile. E così scopriremo che il cervello di Einstein venne beffardamente sottratto durante l’autopsia per carpirne la genialità, con sviluppi e risultati curiosi; che un becchino viennese “salvò” il cranio di un Mozart in rovina dalla fossa comune; che la chioma di Beethoven, simbolo della sua esuberanza compositiva, era così folta che oggi si trovano sue ciocche un po’ in tutto il mondo; che il pene di Napoleone venne misteriosamente tagliato e consegnato a un prete; e così via. In alcuni casi le reliquie laiche rivestono lo stesso ruolo di quelle sacre: viene conservato una parte del defunto illustre per erigerlo a modello, la quale rimane simbolo venerabile. In altri sono il frutto di morboso attaccamento o di semplice collezionismo. In altri ancora un dono per il progresso dell’umanità – come il cervello di Einstein –, diventando così concretamente utili, e non solo come modelli di vita eccezionale. Addirittura il celebre filosofo utilitarista Bentham, fedele alle sue idee e con l’obiettivo di applicarle su se stesso fino in fondo, decise di lasciare il suo corpo alla scienza anatomica. Ancor oggi possiamo ammirarlo allo University College of London. Per lui il corpo da morto può essere anche più utile che da vivo – pur non essendo il suo caso – poiché consente ricerche ed esperimenti, e in più si risparmia sul funerale.

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