Recensioni / In venticinque parole

Gli bastano poche righe in una lettera che dovrebbe essere di affari e Céline disegna un universo. Come in questa a Roger Nimier: «Mio caro carissimo questo mondo vittima dell’alcol e delle attricette e dell’automobile non ha più senso va a gambe all’aria… oramai ci sono solo raffreddori, bambini, e vacanze, e pubblicità soprattutto». In un’altra lettera, l’editore americano gli chiede una foto recente per la copertina. Risposta: «Odio le foto! Diletto da scimmie: Attori! Politici!».

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