Sei domeniche tra viaggi e lettura, dedicate alla riscoperta attraverso il treno ed i libri di luoghi troppo spesso attraversati senza la dovuta attenzione: per questo a ritmo lento, su vecchi binari e attraversando stazioni che sono rimaste identiche a se stesse negli anni. E contro le spinte a fare delle luoghi e territori storici una sorta di parchi di divertimento. È il Treno letterario 2016, iniziativa organizzata con il patrocinio della Regione Toscana dai Comuni di Volterra e di Cecina, in collaborazione con Toscanalibri, illustrata al Salone del Libro dalla vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni, dal sindaco di Volterra Marco Busnelli e dall’assessore alla cultura del Comune di Cecina Giovanni Salvini.
Il Treno letterario si è proposto di unire uno spostamento in treno lungo la ferrovia Cecina-Saline, proprio di recente riaperta al traffico ferroviario, a suggestioni letterarie e culturali. Il viaggio in treno è stato pensato come visita a siti archeologici o a luoghi densi di significato storico-letterario, in modo da creare un percorso culturale che unisca Volterra, Cecina e la ferrovia.
La Regione ha riattivato con un progetto specifico alcune linee ferroviarie poco utilizzate nel quotidiano, ma di grande valore storico-culturale e sociale. «Attraverso il binomio ferrovia storica-cultura abbiamo avviato un percorso diverso di promozione del territorio, un’esperienza che penso dovrà essere estesa perché fa conoscere luoghi cosiddetti minori, ma estremamente significativi – ha affermato la vicepresidente Barni –. Un altro modo di fare e diffondere cultura, cultura viva». Come nel caso dell’ultimo appuntamento del prossimo 29 maggio, l’ultimo per quest’anno, con Cassola e i suoi luoghi legati alla stesura di Tempi memorabili, per rivivere attraverso il racconto del critico Daniele Luti le emozioni del protagonista Fausto in quella memorabile estate dell’amore nato per Anna, che legherà strettamente la memoria dello scrittore a Marina di Cecina.
Altro libro presentato ieri, L’Italia Centrata. Ripensare la geometria dei territori, curato dal presidente della Regione Toscana per Quodlibet. È lecito parlare di un’Italia Centrata? Possono la Toscana, le Marche e l’Umbria formare una macroregione? Il libro indaga intorno a queste domande. Insieme a Rossi erano presenti due degli autori di contributi proposti dal libro: Aldo Bonomi, sociologo, fondatore e direttore del Consorzio Aaster, e Anna Marson, professore ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica all’Università IUAV di Venezia.