Recensioni / In Borgo Stretto il libro “Umorismo involontario”

La Libreria Ghibellina e Laboratorio di Scritture Tracce presentano oggi, giovedì 18 maggio, alle 18, il libro Umorismo involontario di Paolo Albani (Quodlibet). Una conversazione sul tempo presente, ridicolo a sua insaputa. Ne converserà con l’autore, Matteo Pelliti. La presentazione avrà luogo sotto il loggiato davanti alla libreria, in Borgo Stretto 37. C’è umorismo involontario quando uno crede di fare una cosa seria e invece per ignoranza o per caso fa qualcosa di comico. È un umorismo che s’insinua ovunque, nei romanzi di certi scrittori, nelle poesie, nei film di serie B, nei pittori della domenica, nelle storpiature linguistiche dei bambini, in ogni forma di kitsch e di trash, nelle farneticazioni dei mattoidi, nelle papere televisive, negli errori di stampa, nei discorsi dei politici (dal presidente americano George W. Bush è nato il termine “bushismo”), negli strafalcioni detti in ambulatori, tribunali, scuole ecc. ; persino nel modo di morire ci può essere senza volere umorismo: nel 2002 una donna della Virginia (Usa) scelse una carota per fare autoerotismo e fu tanto il successo che morì per un embolo. Paolo Albani, poeta visivo e scrittore, dirige «Tèchne», rivista di bizzarrie letterarie e non. Membro dell’Oplepo (Opificio di Letteratura Potenziale), è autore di tre stravaganti (e fortunate) enciclopedie pubblicate da Zanichelli: Aga magéra difúra.