Recensioni / Rieditata l’autobiografia di Ghizzardi

Sabato 3 giugno, alle 17 al Muvi, sarà presentata Mi richordo anchora, l’autobiografia del pittore viadanese Pietro Ghizzardi. Interverrà lo storico e scrittore Alfredo Gianolio. Il volume, uscito nel 1977 per Einaudi nella prestigiosa collana degli “Struzzi”, era divenuto ormai introvabile ed è stato ora riedito da “Quodlibet”. Inserito nella collana “Compagnia Extra”, diretta da Ermanno Cavazzoni e Jean Talon, si avvale della lezione testuale e dell’introduzione dei curatori della prima edizione, Gustavo Marchesi e Giovanni Negri, oltre che della nota introduttiva di Cesare Zavattini e di una nuova prefazione di Gianolio. L’autobiografia, vincitrice del “Premio Viareggio Opera Prima per la narrativa” nel 1977, costituisce un importante documento storico e letterario, e alla sua uscita suscitò grande interesse nel panorama culturale italiano. Zavattini fu tra i primi a credere nel valore di Ghizzardi; mentre Angelo Guglielmi lo definì «analfabeta ma scrittore», per la sua magmatica inventiva linguistica e vividezza figurativa. Scritto in un dialetto traslitterato in forme vagamente grammaticali italiane, il libro racconta una vita dei campi epicizzata, in cui i piccoli fatti quotidiani si colorano di eroismo. Ghizzardi (1906-’86) nacque alla Corte Pavesina di Salina. Fece umili lavori, e condusse un’esistenza errabonda e perennemente sradicata, caratterizzata da ricorrenti “san martini”. Nonostante le derisioni, l’arte divenne per lui rifugio e riscatto da stenti e sofferenze. Oggi, ascritto dai critici nel filone della cosiddetta “art brüt”, è uno dei pittori irregolari più apprezzati e conosciuti. La presentazione si inserisce nel programma della mostra “TerrAmare”, l’omaggio che il Comune di Viadana rende al suo illustre concittadino. L’esposizione presenta, nelle sale della Galleria civica d’arte contemporanea, ventisette opere realizzate dagli anni ’50 sino al decesso. Visite sino al 18 giugno, tutti i giorni ore 16-19 a ingresso libero.