È lo scambio epistolare tra due studiosi: l’ungherese Kàroly Kerényi e il germanista Furio Jesi (Demone e mito. Carteggio 1964-1968, Quodlibet, lire 24.000). Ne emerge un crogiolo di idee, testimonianze e spunti sul dibattito culturale di quegli anni. Nelle lettere compaiono, in una galleria di figure e ritratti, personaggi quali Pavese, Mann, Junge e Buber.