Recensioni / L'Europa si salverà solo se ritornerà a fare figli

«L’Europa si salverà solo se ritornerà a fare figli» Eugenio Mazzarella, filosofo stimato ed ex parlamentare del Pd, spiega perché la nostra società si sta sempre più «smoralizzando». Abbiamo eliminato i legami con la tradizione e la natura: di questo passo siamo destinati a scomparire. A meno di una reazione forte

Abbiamo imboccato una strada pericolosa, molto pericolosa. Che potrebbe condurci alla scomparsa dell’Occidente così come abbiamo imparato a conoscerlo. A causare la fine della nostra civiltà è il nichilismo imperante, che grazie alla tecnica esercita un’azione distruttiva di enormi proporzioni. Proprio grazie alla tecnica, tutto diventa manipolabile e l’uomo perde ogni legame con la tradizione e la natura.
A spiegarlo è Eugenio Mazzarella, filosofo all’Università Federico II di Napoli e in passato deputato del Partito democratico. Un uomo non certo sospettabile di simpatie destrorse, dunque, che però ragiona con puntualità sul declino dell’Occidente. Nel suo nuovo libro, L’uomo che deve rimanere (Quodlibet), Mazzarella descrive la «smoralizzazione del mondo». Si tratta, ci spiega, di «un processo molto più grande del semplice venir meno dei valori tradizionali. Nella società della tecnica è possibile ridefinire persino la natura umana biologica, e non solo quella culturale. Dunque la società è esposta alla perdita di qualunque radicamento alla natura e alla tradizione».

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Il riferimento, ovviamente, è alle gender theories, ma pure alla riproduzione artificiale dell’umano. Grazie alle nuove tecnologie, spiega il filosofo, si può riprogettare a tavolino il nesso tra sessualità e filiazione naturale, che da sempre è stato individuato nella «coppia eterosessuale feconda». Non solo. In nome dei diritti civili «modellati su un’idea neutra», la teoria del gender «mira a neutralizzare il dato “naturale” della propria identità».
Oggi, in sostanza, i valori vengono «costruiti a tavolino», ci dice Mazzarella. «È la tecnica a definire i valori fondativi dell’identità umana, tanto che possiamo definire persino la nostra identità sessuale, l’identità di genere. In passato, la biografia personale affondava le radici nel portato della tradizione e nella naturalità biologica. Oggi invece abbiamo biografie fai da te».
Il guaio è che, di questo passo, dopo la morte di Dio si assiste anche a quella dell’essere umano. La comunità basata sugli attuali presupposti non è più tale. «La tecnica ci mette nella condizione di definire socialmente tutta la nostra vita collettiva e individuale. È qualcosa che l’umanità fino ad ora non ha mai vissuto. Ciò che viene meno è la possibilità dell’individuo di realizzarsi con pienezza». Per sintetizzare con l’accetta, significa che se non perdiamo ogni legame con la naturalità e la tradizione, finiamo per essere alienati. E nemmeno ce ne rendiamo conto.
Ecco perché l’Occidente rischia di scomparire: perché stiamo tagliando con allegria il ramo dell’albero su cui siamo seduti. Intendiamoci: il professore non è affatto un «populista» o un «identitario», anzi. Però riscontra nel populismo, anche se non lo condivide, l’espressione del «bisogno di comunità». Come si esce da questa situazione potenzialmente mortifera?

LA VIA D’USCITA
Ritornando a concentrarci su ciò che importa di più: «Se ne esce con le politiche tutelative della generatività. Il che non significa togliere diritti a qualcuno. Ma bisognerebbe riprendere a tutelare la famiglia. Non è un problema di destra o sinistra: o ricominciamo a ritrovare motivi per fare figli o rischiamo di andare a fondo per via della crisi demografica che ci attanaglia». Dal 2050 al 2100, continua Mazzarella, gli europei saranno appena il 7% della popolazione mondiale.
«Questa viene vissuta per lo più come una crisi socioeconomica e tutto si riduce a come far sopravvivere il nostro Welfare. Ma nessuno si interroga su una questione più urgente: se questa crisi demografica si realizzerà anche una crisi di valori». Sparirà l’Europa, che nel corso della storia è stata «la più grande piattaforma di diritti che si sia mai vista». Finirà l’Occidente, e sarà una perdita per tutti: «Alla fine», conclude il filosofo, «l’unico valore che la civilizzazione occidentale sarà riuscita ad esportare sarà la lex mercatoria, che gli altri – lo abbiamo visto – sanno utilizzare più e meglio di noi. Saremo sconfitti con le nostre stesse armi sbagliate».