Recensioni / Frammenti casalinghi di una storia segreta

Come avrebbe detto Giorgio Manganelli, questo non è un libro lungo ma largo.
E forse a Manganelli sarebbe piaciuto il nuovo libro di Daniela Mazzoli perché tra queste pagine la letteratura riesce a essere sommamente, meravigliosamente inutile.
Romanzo per frammenti, canzoniere in prosa, ma anche “storia dell’anima”, come lo definisce l’autrice, Sarò strana io (Quodlibet Compagnia Extra) è collezione di brevi racconti fulminanti, a volte comici e struggenti («Ci sono genitori che se non gli somigli fisicamente ti vogliono un po’ meno bene»); a volte sconsolati e buffi («Aprono un sacco di ristoranti di cui non mi importerà mai niente»); a volte spassosamente impietosi verso il mondo dei letterati.
Sono pensieri casalinghi, che sembrano compilati un po` alla volta ogni sera prima di andare a letto, ma che in realtà letti tutti assieme compongono una storia segreta con tanto di personaggi.
Daniela Mazzoli, che è anche poeta, drammaturga e regista per la tv, è una delle rarissime firme femminili della bella e ormai folta collana diretta da Ermanno Cavazzoni e Jean Talon.
La voce che racconta è una voce bambina, ma non infantile: è un io narrante che semmai si identifica con i bambini o almeno ci prova («Mi chiedo come fanno i bambini, che capiscono tutto»). Siamo naturalmente dalle parti di Paolo Nori e Georges Perec, ma anche di Daniele Benati e del poeta dialettale Raffaello Baldini…
Tuttavia Daniela Mazzoli cerca la sua voce «come i bambini circondati da un mondo di adulti. Poi nel frattempo si diventa adulti».