Recensioni / La modernità dell’abitare. La villa isolata come affermazione

Il tema dell’abitare ha avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione dell’architettura moderna sin dagli inizi del XX secolo. La villa isolata, in particolare, come tipo edilizio, costituisce un tassello fondamentale delle innovazioni spaziali auspicate dal dibattito architettonico dei primi quarant’anni del ’900. Per ripercorrere il complesso svilupparsi dei fenomeni architettonici e le evoluzioni teoriche avvenute tra le due guerre, il volume cataloga un’ampia selezione di ville moderne, mettendole a confronto attraverso il ridisegno alla stessa scala e restituendo gli esiti delle straordinarie sperimentazioni formali, tipologiche e tecniche dei grandi maestri dell’architettura. Attraverso la comparazione, non solo compositiva, linguistica e tecnologica, ma anche dimensionale, vengono ripercorse le evoluzioni del tipo, a costituire una sorta di manuale di soluzioni d’autore.
Una raccolta di brevi saggi approfondisce alcune opere e determinate correnti, consentendo letture trasversali che riassumono, al di là delle forme, le intenzioni dell’architettura moderna. Avviato da una ricerca didattica condotta all’Università di Pisa, in cui i due autori sono docenti, lo studio costituisce la prima parte di una monografia tematica che cataloga le modificazioni che hanno interessato concezioni spaziali, linguaggio e funzionamento di un tipo edilizio decisivo dal Movimento moderno ad oggi.