Recensioni / La grande stagione degli anni Sessanta

Tra il 1966 e il 1969, dopo essersi “congelata” nelle composizioni asettiche e nei colori piatti della Pop art, l’arte del Novecento compie una delle sue svolte più drastiche. Da una parte e dall’altra dell’oceano nascono movimenti come l’Arte povera e la Land art, la Conceptual art e la Body art, per i quali la materia, anche allo stato primitivo, e il coinvolgimento fisico ed emotivo diventano elementi necessari. Gli eventi e le performance in cui si esprimevano erano però spesso effimeri e si rischiava di perderne la memoria. Nel 1972, Germano Celant (Genova, 1940) decide perciò di riepilogare i fatti – mostre, saggi, pubblicazioni e dichiarazioni – di quel periodo cruciale. La Precronistoria che compilò, pubblicata nel 1976 dall’editore fiorentino Centro Di, torna in libreria dopo quarant’anni, in fedele riproduzione fotografica, con una nuova introduzione.