Mille e una Callas. Voci e studi è il primo titolo di una nuova collana dell’editore Quodlibet dedicata alla musica e allo spettacolo. In realtà, dichiaratamente, il volume si prefissa di andare oltre, individuando e studiando da prospettive diverse – non solo specificatamente vocali – l’anima multiforme del fenomeno Callas, nella sua proiezione sul piano della storia sociale, culturale e artistica dagli anni ’50 del ’900 a oggi. L’asse portante di questa miscellanea, curata da Luca Aversano e Jacopo Pellegrini, è data dagli interventi del convegno interdisciplinare alla cantante dedicato che fu promosso dall`Università di Roma Tre nel 2007, trentennale della morte. Col tempo, questa traccia è stata arricchita da ulteriori contributi commissionati per allargare lo spettro degli argomenti trattati. Questi si muovono attorno a due grandi poli di attrazione: la Callas come soggetto attivo, ovvero interprete; e la Callas come soggetto passivo, ovvero oggetto di un fenomeno creativo, critico, antropologico e sociologico, che coinvolse persino il mondo della moda. A queste due aree si riconducono le diverse sezioni del libro, ognuna centrata su un tema specifico: Corpo e voce; Sulla scena, che si cala con termini musicologici nel dato interpretativo; Medea, una delle incarnazioni predilette della Callas; Il modello Callas: le registrazioni, l’insegnamento, la critica; Ricordi, ovvero le memorie narrate da figure eminenti della cultura e dello spettacolo; e Il mito con la quale si affronta la sfera della Callas soggetto passivo, a contatto del quale qualunque cosa assume proporzioni abnormi.