Recensioni / Un lungo viaggio nel cuore della steppa raccontato da Cechov

Un prete, un mercante e un ragazzino diretto al collegio attraversano l’immensa steppa ucraina su un calesse. Non potrebbero essere più mal assortiti. Ma è la steppa la protagonista del romanzo giovanile di Anton Cechov. Non solo come luogo fisico pullulante di vita e suggestioni, ma anche come dimensione spirituale con la quale misurarsi. La leggerezza e lo smalto della scrittura di Cechov si ritrovano intatte nella traduzione di Paolo Nori. Si avvertono consonanze tra lui e il grande drammaturgo russo, maestro delle narrazioni brevi.