Recensioni / Hai un cane? E’ lui che ti ha scelto(a)

“So che ci sono molti libri sull’addestramento dei cani, sui loro rapporti con i padroni e sul modo in cui dovremmo comportarci con loro. Ma so, per esperienza personale, quant’è difficile addestrare il proprio padrone. Ho quindi pensato che un manuale di buone maniere dedicato ai nostri padroni fosse davvero utile”
Balkis, Pastore-Dobermann.

Questo libro ha la forma di un fumetto scritto e disegnato da un cane e dal suo padrone. È un manuale di educazione per tutti coloro che vivono con animali domestici o con altri esseri viventi. Spiega, con semplicità e humour, «come vivere con gli altri senza essere né padroni né schiavi».

Questo diceva la presentazione della casa editrice (Quodlibet) e l’idea mi è sembrata subito carina e simpatica: una volta ricevuto il libro, però, sono rimasta un po’ perplessa.
I fumetti credo vogliano essere intesi come “disegnati dal cane” (però nell’introduzione il cane-scrittore dice che li ha fatti disegnare al padrone), e quindi sono composti da pochi tratti elementari.
Il testo è altrettanto elementare, anche se non scorretto dal punto di vista etologico ed etico: però è molto breve e non si può esattamente dire che apra particolari nuovi orizzonti. Quanto all’humour…io non l’ho trovato. Il testo è serissimo. Leggero, sì, scorrevole e discorsivo, ma umoristico proprio no.

Il fatto che l’autore non sia un educatore né un esperto cinofilo, ma un famoso architetto, mi fa pensare però che i contenuti di questo libro siano stati da lui ritenuti molto più pregnanti e soprattutto molto meno scontati di quanto non sembrino a chi invece, di cani, mastica da anni: e il fatto che questo libriccino (di sole 96 pagine, tutte come quella che vedete qui a destra) sia stato uno strepitoso successo in Francia fa dedurre che anche il grande pubblico ci abbia trovato qualcosa di interessante.
Ho, quindi, il dubbio di non essere in grado di recensire questo manualetto di “educazione del padrone” solo perché (perdonatemi la presunzione) “ne so troppo di cani” e quindi lo approccio con esagerata sufficienza.
Partendo da questa lacuna intrinseca posso dire soltanto questo: penso che possa essere sicuramente un bellissimo ed utile regalo per un bambino (che apprezzerà forse più di me anche il disegno stilizzato, originale ma a mio avviso anche troppo minimale), che potrà imparare l’ABC del rapporto col cane.
Forse può essere gradevole e interessante anche per il neofita, o comunque per il non-esperto.
Può tranquillamente mancare, invece, nella biblioteca del  cinofilo, perché non è un libro umoristico (come avevo pensato in un primo tempo), ma un libro serio, rivolto però ad un target più elementare: a chi ha già una minima base cinofila  non dirà proprio nulla che già non si sappia.