Recensioni / Questa è già la mia vita

Ho toccato il fondo, oltre a quel punto c’è il buio.

Questa è già la mia vita, Marina Premoli, Quodlibet. La sua storia familiare è dolorosa, nonostante un’infanzia che non si può definire meno che dorata. Depressione e alcolismo sono lemmi le cui rispettive pagine appaiono molto frequentate negli anni della sua giovinezza. Per questo, ma non solo, entra a far parte della lotta armata. Per questo finisce in carcere. Per questo, ma forse non solo, accoglie la reclusione come una sorta di pacificazione. Di nuovo inizio. Di opportunità. Di rinascita. Di parentesi di pace dall’inquietudine. Di profondo sospiro di sollievo. Non vuole apparire migliore di quella che è Marina Premoli, o almeno così sembra leggendo il suo libro. Non mente. Non cerca giustificazioni. Non cerca spiegazioni. Non fa domande. Non dà risposte. Non è retorica, anzi, intensa ma asciutta, potente, vibrante. Indaga il tempo perduto nella forza della memoria e della coscienza.