Recensioni / Sì, viaggiare tra micronazioni e cosmostrade

L'arrivo del bel tempo ci porta a pensare alle vacanze, a destinazioni lontane o appena fuoriporta... chi volesse intanto leggere di percorsi e di mete inconsuete, potrebbe dedicarsi a due libri: Gli autonauti della cosmostrada, ovvero un viaggio atemporale Parigi-Marsiglia e l'Atlante delle micronazioni; il primo è stato scritto da Julio Cortazar e da Carol Dunlop, marito e moglie, che raccontano di un loro viaggio bizzarro: nel 1982, a bordo di un pulmino Volkswagen rosso (il mezzo di trasporto per eccellenza di un'intera generazione di viaggiatori) decisero di percorrere l'autostrada che da Parigi porta a Marsiglia, circa 800 km. Il tragitto dura mediamente dieci ore, ma loro decisero di affrontarlo da "esploratori", impiegando 33 giorni e seguendo delle precise regole: vietato lasciare l'autostrada (quel non-luogo che solitamente si compie il più velocemente possibile), fermarsi in tutte le aree di sosta, due al giorno, dormendo nell'ultima... Il secondo è un libro che ci parla di mete inconsuete: L'Atlante delle micronazioni, di Graziano Graziani; l'autore definisce micronazione «un'entità creata da una persona, o da un piccolo numero di persone, che pretende di essere considerata come nazione o stato indipendente, ma che tuttavia non è riconosciuta dai governi». Ovviamente non dobbiamo confonderci con stati come la Città del Vaticano o San Marino, piccoli, ma riconosciuti e con una storia antica, infatti esistono altri territori che vantano una sovranità assoluta: l'isola della Tavolara e la Repubblica di Frigolandia, non lontano da Todi, che si definisce una repubblica della fantasia. «Nei due ettari di parco che costituiscono Frigolandia si trovano costruzioni fantastiche», realizzate da un artista. Come scriveva Tiziano Terzani, «ogni luogo è una miniera» di conoscenza, vicino o lontano che sia, l'importante è scavare per scoprire.

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