Recensioni / Bookstore: L'architettura della villa moderna - Vol. 2

Secondo volume di una collana composta da tre pubblicazioni declinate per periodi storici dall'inizio del 900 a oggi, il nuovo appuntamento editoriale dedicato alla villa moderna tratta degli «anni delle utopie realizzate», dal 1941 al 1981 Si tratta di una ricerca universitaria incentrata sulla rilettura critica di una serie di esempi-guida e sul ridisegno alla stessa scala di un'attenta selezione di ville moderne, in modo da poterne eseguire una collazione sinergica in grado di permetterne nuove letture e confronti, di stimolare nuove riflessioni anche progettuali La sequenza di ville che compone il volume evidenzia come «quello che era stato un linguaggio architettonico di alcune avanguardie europee si diffonda in maniera globale e diventi non solo stile internazionale, ma anche stile convenzionale, a partire dalla componentistica edilizia, dell'architettura moderna» (A Boschi). La villa, da tipo architettonico extraurbano e alternativa per pochi alla vita in città, diventa - soprattutto nella dinamica realtà americana - «la tipologia edilizia con la quale si ritiene possibile edificare le città»; programma trasposto anche nell'ottica della ricostruzione della città europea post-bellica. Nella definizione di un'idea di città nuova, capace di mettere in relazione paesaggio e architettura, la villa diviene lo strumento di «un'ipotesi urbana che ha come obiettivo il superamento della città ereditata dalla storia e che identifica nella natura il contesto entro la quale costruirla» (L.Lanini). Le sperimentazioni negli Stati Uniti d'America - dal Case Study House Program del 1945 per la realtà angelena ai progetti di ville americane di Mies van der Rohe - tendono ad una «creazione dello spazio moderno per l'abitare umano attrezzando la natura attraverso la tecnica. Attraverso forme ripetibili, iterabili in serie, secondo un principio di democrazia della bellezza e del mercato». La sezione dei «Ri-disegni» con piante, assonometrie e fronti delle ville (raffigurate in scala 1:400 e quindi comparabili nell'immediato) è anticipata da una serie di contributi storico-critici di diversi autori dedicati alla lettura di progetti specifici: da opere di Oscar Niemeyer alla casa ponte di Craig Ellwood, da esperienze moderne mediterranee a Napoli, alla casa di Arzachena di Marco Zanuso, solo per citarne alcuni degli esempi trattali.