Recensioni / Quel marmo mi fa ridere

L'apollo del Tevere di Palazzo Massimo. Il viso corrucciato del David di Gian Lorenzo Bernini e la bellezza sfrontata della Paolina Borghese di Antonio Canova conservati alla Galleria Borghese. Il terrificante Laocoonte dei Musei vaticani. Sono alcune delle opere che il tratto geniale di Miroslav Šašek ha riletto per Questa non è una pietra (Quodlibet): un titolo del 1961 ora tradotto da noi e significativo dell'approccio colto ma allo stesso tempo ironico e immediatissimo dell'illustratore praghese alla letteratura per l'infanzia. Pagina dopo pagina la testa di Medusa non fa più paura, anzi diventa quasi comica per via dell'allampanato parrucchiere che ne mostra la chioma serpentina come fosse un taglio alla moda; il Discobolo è invece impegnato a giocare a bowling; gli sguardi dei volti austeri di Vespasiano e Nerone non contemplano l'impero ma scrutano le curve di una signora. Il repertorio della scultura antica insomma e riambientato e reinventato, reso a portata dello sguardo e del sorriso di un bambino. Operazione non dissimile dalla più celebre invenzione di Šašek: la fortunata serie di albi illustrati This is sulle città del mondo, tradotta in italiano per Rizzoli negli anni Sessanta e poi più volte rieditata (tra i molti titoli: Questa è Parigi, Questa è Roma, Questa è Venezia). Lì era la varietà delle metropoli, dei loro vari e talvolta bizzarri abitanti, dei loro monumenti iconici ad essere offerta a una generazione di piccoli meno multimediale ma non meno curiosa di quella odierna.