Recensioni / Amen. Anzi ramen

Mentre le nostre case iniziano a popolarsi di presepi per Natale, altri pregano nuove divinità. Dai pastafariani che adorano un «Prodigioso Spaghetto Volante» agli adepti di Putin, fino ai finti fan di Salvini (che in realtà supportano Trump).
Non parliamo di Krishna, Buddha o Allah. «Ogni anno nel mondo nascono decine di nuove religioni, in forma di culti e gruppi spirituali», spiega Graziano Graziani, 40 anni, conduttore radiofonico di Fahrenheit su Radio 3 e autore del recente Catalogo delle religioni nuovissime (Quodlibet, pagg. 408, € 17), in cui ne «recensisce» 42. Dalle religioni parodistico-paradossali come il Pastafarianesimo «i cui adepti non dicono “amen” ma “ramen”» alle religioni pop (il Googleismo) al culto di Kek, le cui bandiere verde-nero apparivano al comizio in cui Matteo Salvini giurava sul Vangelo. Ecco qualche esempio.

HEMT – Movimento per l’estinzione volontaria
Nato in Usa, si scrive «vhemt» ma si legge «vehement», veemente, acronimo dell'inglese «Voluntary Human Extinction Movement». Il credo del Vhemt è presto detto: visti i continui disastri ambientali causati dall'attività degli uomini, la migliore difesa del pianeta è l'estinzione volontaria del genere umano. Questo non vuoi dire che chi aderisce al Movimento auspichi un suicidio di massa. Ma meglio smettere di fare figli, poiché la Terra non è in grado di sostenere il numero eccessivo di uomini e le loro attività, che impattano sul pianeta in un modo che mai prima d'ora era stato così compromettente per l'equilibrio della biosfera.

Pastafarianesimo Adorano un essere superiore che risponde al nome di «Prodigioso Spaghetto Volante» (o, in inglese, «Flying Spaghetti Monster»). Sono i pastafariani, seguaci del Pastafarianesimo, una religione fondata nel 2005 che crede che la vita, l'universo e tutto quanto siano stati creati da un groviglio di spaghetti che somiglia a un cervello, con due occhi e due polpette incastonate nel «corpo».

Googleismo
Definirla una religione vera e propria è forse eccessivo, visto che non possiede gerarchie ecclesiastiche. Eppure ci somiglia tantissimo. Stiamo parlando della Chiesa di Google, un movimento fondato online presumibilmente tra il 2005 e il 2006. Si basa sul presupposto che il noto motore di ricerca sia, nel mondo, la cosa più vicina alla divinità. Poco importa che tutti sappiano che Google è gestito da una grande azienda con sede a Mountain View, in California.

Culto di Putin
Il culto di Putin è praticato da una piccola setta, composta esclusivamente da donne, che si trova a Bolshaya Yelnya, un piccolo villaggio sul Volga, nella regione di Niznij Novgorod, a 410 chilometri da Mosca. Lo porta avanti una certa Madre Photinia, che all'anagrafe risponde al nome di Svellana Frolova. A lei fa capo un gruppo di donne, vestite in abito religioso, con sandali e velo grigio, devote a Vladimir Putin come a un santo. Madre Photinia è convinta che Putin sia stato inviato da Dio e che, addirittura, sia la reincarnazione di San Paolo.

Culto di Kek
Connesso a un immaginario Paese chiamato Kekistan, è nato tra il 2015 e il 2016, su una piattaforma online chiamata 4chan (la stessa dove è nato il movimento cyberattivista Anonymous, per intenderci), e si è diffuso soprattutto tra utenti di estrema destra che si richiamano all'Alt Right, una subcultura impasto di sovranismo e suprematismo bianco. Una bandiera verde di questa nazione immaginaria (una croce a bande bianche e nere, e in mezzo un cerchio bianco dove due scritte «Kek» si incastrano a formare una croce ulteriore) è stata avvistata in Italia, lo scorso febbraio a Milano, in piazza Duomo, durante una manifestazione della Lega prima delle elezioni: mentre Matteo Salvini era intento a prestare giuramento sul Vangelo, qualcuno agitava questo vessillo che assomiglia in modo inquietante alla bandiera di guerra del Terzo Reich. Chi la sventola, però, dichiara di essere solo un supporter di Trump.