Recensioni / Adorare Google o un mostro di spaghetti: ecco le nuove religioni

La più famosa è probabilmente il pastafarianesimo: nata in Kansas per protestare contro l’insegnamento del creazionismo nelle scuole, i suoi adepti sostengono che il mondo sia stato creato dal Flying Spaghetti Monster, una divinità somigliante a un piatto di spaghetti con le polpette. La più seria, invece, è il VHEMT, o Movimento per l’estinzione umana volontaria, secondo cui c’è un solo modo di salvare migliaia di specie animali e vegetali: smettere di fare figli ed estinguerci noi esseri umani – ma intanto possiamo goderci la vita. Simile è la Chiesa dell’Eutanasia: il suo dogma è che per salvare il pianeta dobbiamo suicidarci tutti, perché «chiunque valorizzi davvero la vita dovrebbe cercare di ridurre la popolazione umana» (anche se per alcuni più che una religione è uno scherzo di cattivo gusto). Poi c’è il Googleismo, secondo cui il motore di ricerca è la cosa più simile a Dio di cui si possa fare esperienza – perché è onnisciente, onnipresente, immortale e infinito. Il Copimismo, invece, più che una religione è una filosofia che incoraggia la condivisione della conoscenza e si oppone a ogni proprietà intellettuale, e come logo ha scelto il simbolo taoista dello yin e yang con all’interno le scritte «ctrl + c» e «ctrl + v» – che è il comando per fare copia-incolla su Word. E ancora: la Iglesia maradoniana, che ha più di 800mila adepti tra cui Ronaldinho e Lionel Messi. O la Chiesa di John Coltrane, che venera il jazzista come un santo e suona A love supreme durante la messa.
Sono alcune delle religioni raccontate dal libro del giornalista e conduttore radiofonico Graziano Graziani, Catalogo delle religioni nuovissime (Quodlibet), dedicato alle nuove fedi della modernità, seguito ideale di un altro libro di Graziani, Atlante delle micronazioni (pubblicato dallo stesso editore). «Mi sono spostato dalle micronazioni alle religioni perché i due temi mi sembravano legati» spiega l’autore. «Si tratta in entrambi i casi di indagare dei miti di fondazione: dopo quelli degli stati, quelli delle Chiese». La chiave di lettura è sempre la ricerca del paradosso. «Siamo nell’epoca più secolarizzata di sempre ma sopravvive comunque un pensiero religioso, che affronta gli interrogativi a cui la razionalità non riesce a rispondere. Un paradosso che, mi sembra, rende la nostra società schizofrenica, ed è da questa schizofrenia che nascono le nuove religioni». In totale il libro di Graziani ne cataloga 42: ci sono religioni artistiche, scientifiche, politiche, psichedeliche e, naturalmente, anche religioni-parodia. Solo che in quel caso il problema è come distinguerle da quelle serie.

Sono alcune delle religioni raccontate dal libro del giornalista e conduttore radiofonico Graziano Graziani, Catalogo delle religioni nuovissime (Quodlibet), dedicato alle nuove fedi della modernità, seguito ideale di un altro libro di Graziani, Atlante delle micronazioni (pubblicato dallo stesso editore). «Mi sono spostato dalle micronazioni alle religioni perché i due temi mi sembravano legati» spiega l'autore. «Si tratta in entrambi i casi di indagare dei miti di fondazione: dopo quelli degli stati, quelli delle Chiese». La chiave di lettura è sempre la ricerca del paradosso. «Siamo nell'epoca più secolarizzata di sempre ma sopravvive comunque un pensiero religioso, che affronta gli interrogativi a cui la razionalità non riesce a rispondere. Un paradosso che, mi sembra, rende la nostra società schizofrenica, ed è da questa schizofrenia che nascono le nuove religioni». In totale il libro di Graziani ne cataloga 42: ci sono religioni artistiche, scientifiche, politiche, psichedeliche e, naturalmente, anche religioni-parodia. Solo che in quel caso il problema è come distinguerle da quelle serie.