Gilles Clément, docente all'École Nationale Superieure de Paysage di Versailles e scrittore, ha influenzato con le proprie teorie, ancor più che con le realizzazioni, una generazione di paesaggisti. Dal suo editore italiano, un nuovo libro da cui è tratto questo brano. «Per chi sa osservare, tutto è arte. La natura, la città, l'uomo, il paesaggio, l'atmosfera, ciò che chiamiamo "umore", e, infine e soprattutto, la luce. Peraltro, tutti conoscono l'arte degli artisti, quella firmata... Esiste tuttavia un luogo indefinito nel quale si incrociano il dominio elementare della natura - le contingenze - e il territorio marcato dall'uomo.Questo terreno d'incontro produce figure che sono al tempo stesso lontane dall'arte e vicine, a seconda delle definizioni che se ne danno. Per quanto mi riguarda, considero come arte involontaria il felice risultato di una combinazione imprevista di situazioni o di oggetti organizzati conformemente alle regole d'armonia dettate dal caso».