Recensioni / Hebel maestro nel descrivere sia i fatti capitali sia quelli periferici

La canonica è stata il luogo centrale dell'elaborazione della sensibilità Biedermeier nel mondo protestante, affermatasi con la Restaurazione e celebrata in modo supremo dalla produzione liederistica, che favoriva i testi melanconici di Eduard Mórike e Wilhelm Miiller.
A partire da11807, in quello stesso ambiente (per la precisione Karlsruhe, dove svolgeva il compito di predicatore di corte) Johann Peter Hebel andava pubblicando le sue acutissime prose sulla rivista «L'Amico renano», da cui trasse nel 1811 il celebre Tesoretto dell’Amico di casa renano, una selezione dei brani migliori, accolta subito da grande successo nel mondo germanico. Quodlibet rimanda in libreria a distanza di oltre trent'anni dalla prima edizione (presso Guanda) il lavoro, nella sua compiutezza, e non in versione antologica come è capitato in altri casi, per le attente cure di Alberto Guareschi (pp.456. € 16,00) con un apparato bibliografico critico aggiornato ai tempi attuali. La prima edizione venne accolta assai positivamente da Cases, Manganelli, Magris, che sottolinearono l'importanza di questi testi che trattano dello scibile, traendo un partito narrativo per esempio dalla descrizione dei Serpenti, o lanciandosi in Considerazioni generali sull'universo, che pur nel quadro di una salda fede luterana, sono pervase da curiosità illuministe.
Non mancano gli esercizi di calcolo, di cui il periodico fornisce, nel numero successivo a quello del test, la soluzione. L'autore è specialmente sedotto dalle Piogge di varia specie, in cui riassume precipitazioni di zolfo. sangue, rane, pietre e cappelli. Notevoli sono anche gli interventi di cronaca, con brillanti pagine dedicate a Andreas Hofer, dopo la fucilazione a Mantova per avere guidato la lotta per l'indipendenza delTirolo.liracconto delle fosche vicende di cui il capopopolo (già oste e mercante di bestiame) si era reso responsabile culmina in una frase lapidaria: «prima il fare, poi il pensare quante sofferenze han già causato!».
Il vertice narrativo di questa raccolta è il celebre Ricongiungimento insperato, una famosa pagina della letteratura tedesca. A Falun, in Svezia, su quello sfondo tenebroso delle miniere che ispirò anche la perfetta storia di E.T.A. Hoffmann (nei Confratelli di San Serapione), evidentemente ricalcata su Hebel, va in scena la storia della eterna fedeltà di una anziana donna, che rivede cinquant'anni dopo l'uomo un tempo profondamente amato, che aveva perduto il giorno delle nozze. Lo rivede in tempo per testimoniargli un estremo atto d'amore.
Hebel abbandonò la canonica, ricoprendo per primo il ruolo di Pralat del Granducato di Baden, per il suo continuo intervento come mediatore nelle controversie tra cattolici e protestanti, ma rimase sempre legato a quel luogo. Come notava Walter Benjamin, il fascino maggiore di Hebel sta nella sua capacità di parlare, con altrettanta acutezza, delle capitali del mondo, e delle piccole città di provincia in cui trascorse la sua vita.