La musica può far parte della letteratura? Può una intridersi dell'altra? La musica ha talvolta inciso sulla elaborazione della letteratura, ma da un po' di tempo si presta maggiore attenzione a queste «interferenze», a queste coniugazioni. Si dice che la parola si mette «in ascolto» per meglio captare, attraverso la musica, sentimenti ed emozioni tanto da far scaturire una «musica verbale», una narrazione più vicina alla vita che conferisce dinamismo e maggiore realtà al testo. Valeria Gramigna, ricercatrice dell'Università di Bari analizza, nell'ambito del gruppo di ricerca dell'estremo contemporaneo (Grec), le sovrapposizioni fra arti varie e illustra (Scritture in ascolto. Sentimenti e musica nella prosa francese contemporanea, Quodlibet ed., pagg. 197, euro 20,00) l'opera di scrittori d'Oltralpe che «si richiamano à sonoro»