Recensioni / Una lista di lettura: quattro saggi stimolanti su argomenti molto diversi

Mister Jelly Roll. Vita, fortune e disavventure di Jelly Roll Morton, creolo di New Orleans, «Inventore del Jazz», Alan Lomax, Quodlibet (traduzione di Giuseppe Lucchesini)
Dopo il bel Grande Musica Nera. Storia dell’Art Ensemble of Chicago di Paul Steinbeck, la collana Chorus, dell’editore Quodlibet, diretta da Claudio Sessa, si arricchisce di questo nuovo volume dedicato a Jelly Roll Morton, all’anagrafe Ferdinand Joseph La Mothe (1890-1941), pianista e compositore statunitense. Com’è noto Alan Lomax, scomparso nel 2002, è stato uno tra i più importanti etnomusicologi, responsabile delle prime pioneristiche registrazioni dei grandi, nonché primi, musicisti blues. Nel 1938 incontrò in un locale di Washington il pianista Morton, originario di New Orleans: Lomax, che di personaggi eccezionali doveva averne già conosciuto qualcuno, rimase così colpito dalla personalità strabordante di Morton, che gli chiese di concedergli un’intervista, che poi si prolungò in un lunghissimo dialogo che durò per settimane. Su questa lunga conversazione Lomax continuò a lavorare per più di dieci anni, tanto che il libro uscirà solo nel 1950, quando Morton era già morto, e viene qui per la prima volta presentato al lettore italiano. «Lo senti questo riff? – disse a un certo punto Morton al suo intervistatore – Ora lo chiamano swing, ma è solo una piccola cosa che ho inventato un sacco di tempo fa»: Morton si riferiva qua al jazz, di cui si proclamava con non poco narcisismo l’inventore, e anche se forse non è possibile individuarlo come tale, certo ha avuto un ruolo decisivo nella primogenitura del jazz e del blues.
Ma la ricchezza di questo libro non si esaurisce nella narrazione, in prima persona, della vita rocambolesca e irripetibile di Jelly Roll Morton, perché nel suo racconto, mirabilmente ricamato e armonizzato da Lomax, si legge anche della storia degli Stati Uniti, in particolare dei suoi stati del Sud, il ruolo della cultura popolare nella prima metà del Novecento e le mosse che segnano la nascita della moderna industria discografica.

Recensioni correlate