Sono solo la
Casa Museo Pietro Ghizzardi e
l'Associazione Culturale Pietro
Ghizzardi - Centro Documentale e Archivio Storico, nelle
persone dell'erede Nives Pecchini Ghizzardi e di Lucia
Ghizzardi e Giulia Morelli, rispettivamente presidentessa e
segretaria dell'Associazione, i
referenti per la catalogazione
delle opere del pittore di Viadana. I collezionisti possono
quindi rivolgersi ai recapiti
3405072384 oppure archivio@pietroghizzardi.com. Augusto Agosta Tota, presidente
della Fondazione Archivio Antonio Ligabue, non ha ricevuto
alcun mandato per la redazione di un Catalogo generale.
«Ci preme sottolineare che
l'attività di catalogazione delle
opere dell'artista è stata intrapresa da Nives Pecchini Ghizzardi fin dagli anni '70 e ha permesso di mappare, schedare e
digitalizzare gran parte della
produzione dell'autore con la
finalità ultima di realizzare un
autentico catalogo generale e
ragionato delle sue opere, impresa in progress alla quale la
Casa Museo e il Centro Documentale e Archivio Storico
stanno lavorando e che vedrà
la luce prossimamente, proprio per la complessità che la
ricostruzione e verifica delle
fonti storiografiche e iconografiche delle opere richiede»,
affermano Pecchini Ghizzardi,
Ghizzardi e Morelli. «Il Catalogo Generale delle opere deve
infatti essere strumento scientifico da consegnare nelle mani
di conservatori museali, curatori, studiosi, galleristi, collezionisti, case d'asta, ecc., -
prosegue Giulia Morelli - in
primo luogo funzionale alla
conoscenza e valutazione
estetica del corpus di un artista
in vista del suo pieno riconoscimento nella storia dell'arte,
prima ancora che sul mercato». Si invitano pertanto tutti i
collezionisti a fare riferimento
esclusivamente alla Casa Museo Pietro Ghizzardi per l'autentica catalogazione delle
opere al numero 3405072384 o
via mail all'indirizzo archivio@pietroghizzardi.com. Sul
sito ufficiale www.pietroghizzardi.com c'è una intera sezione dedicata alla catalogazione
in cui è possibile attingere a
tutte le informazioni a riguardo.
«Pietro Ghizzardi è sicuramente un artista ancora non
noto al grande pubblico, certamente non main stream, ma con il lavoro svolto negli ultimi
quarant'anni dalla famiglia e
quindi dall'istituzione che
rappresentiamo sono stati raggiunti obbiettivi importanti dal
punto di vista del posizionamento culturale dell'artista -
dice Lucia Ghizzardi -. Da ultimo, basterebbe citare la riedizione di Mi richordo anchora
con Quodlibet nel 2016, lo
spettacolo-esposizione Casa
Ghizzardi. Mi richordo anchora alla Triennale di Milano,
sempre nel 2016, e un'attività
espositiva ed editoriale continuativa nel tempo - sia a livello
locale che nazionale e internazionale». Giulia Morelli precisa che «opere di Ghizzardi sono attualmente in mostra a Les
Rencontres d'Arles, in Francia,
e nel 2020 al Folk Art Museum
di New York, mentre il 12 ottobre alla Casa Museo presenteremo, nell'ambito della 15°
Giornata del Contemporaneo
di A.M.A.C.I., la monografia
Pietro Ghizzardi. Le opere e i
giorni, realizzata di concerto
con la regione Emilia-Romagna e con un testo critico di
Valter Rosa». Infin, ricordiamo che periodicamente la Casa
Museo Pietro Ghizzardi, a Boretto, si apre a visite guidate,
presentazioni e iniziative con
la finalità di avvicinare il pubblico alla figura e alla produzione dell'artista. «Tutto questo è stato e viene realizzato
con molto lavoro, paziente e silenzioso - rimarca Lucia Ghizzardi - grazie all'appoggio di
istituzioni e realtà presenti e
supportive come il Comune di
Boretto, la Regione Emilia-Romagna, Quodlibet e tanti altri
accademici e collezionisti - o
semplici ma preziosi estimatori - che credono in quella che
noi consideriamo un'eredità
prima di tutto artistica - ma
anche naturalmente affettiva
- di prima grandezza».