Recensioni / Santi Romano, da Camerino al Consiglio di Stato.

L’università di Camerino è stata un fondamentale crocevia sulla strada di molti docenti, soprattutto giuristi del passato. Alcuni sono diventati famosi per questioni diverse dalla loro carriera professionale, come ad esempio Giovanni Leone, eletto nel 1971 presidente della repubblica; altri sono rimasti celebri punti di riferimento accademico anche dopo la loro morte, come Santi Romano (Palermo 1875 – Roma 1947).
Romano, allievo di Vittorio Emanuele Orlando e a sua volta iniziatore di una vera e propria “scuola”, dopo l’abilitazione all’insegnamento conseguita all’età di soli 22 anni, è stato docente incaricato di diritto amministrativo a Camerino per un quinquennio, tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Il giurista siciliano, che dopo aver insegnato in diverse università italiane è stato per ben quattordici anni, dal 1929 al 1943, presidente del Consiglio di Stato, proprio durante la sua permanenza a Camerino scrisse un primo saggio, Principi di diritto amministrativo (1901). Seguì nel 1918 un altro volume rimasto fondamentale per gli studiosi del diritto: L’ordinamento giuridico, ancora oggi considerato “il maggior contributo alla teoria generale del diritto dell’ultimo secolo”. A cento anni dalla sua prima stesura, l’editore Quodlibet lo ha ripubblicato con un saggio di Mariano Croce, curatore del volume, il quale sottolinea l’attualità della teoria di Santi Romani e in particolare la forza “compositiva” del diritto da lui sostenuta.
Il testo ora pubblicato è quello licenziato dall’autore nel 1946 per i tipi della Sansoni. Rispetto all’edizione del 1918 è solamente arricchito di un più ampio apparato di note, che lo stesso Romano aveva graficamente distinte da quelle precedenti e dalla ampliata bibliografia. Tra i testi citati dall’autore nell’apparato bibliografico figurano anche tre opere del giurista camerte Emilio Betti: Il concetto dell’obbligazione dal punto di vista dell’azione (Pavia 1920), La creazione del diritto nella “iurisdictio” del pretore romano (Padova 1927) e Istituzioni di diritto romano (Padova 1943).
Di Santi Romani è in uscita per i tipi di Quodlibet la riedizione di un altro saggio pubblicato nel 1947 poco prima della sua morte: Frammenti di un dizionario giuridico. Questo volume inaugura una nuova collana (Ius) che la casa editrice di Macerata dedica al diritto.