I lettori più speciali hanno il potere di meravigliarsi
del testo che li circonda. Ogni libro per
questi lettori, come Gianni Celati, è un paesaggio
storico e linguistico. In Narrative in fuga
(Quodlibet, pp. 348, € 18) ciascun luogo-libro,
che sia creato dalla scrittura di Jack London, di Céline
o di Perec, è descritto sopratutto attraverso la
magia dello scrittore.
In Celati, come dice lui stesso dell'amato Céline,
«la scrittura diventa una specie di spartito, capace
di notare ritmi e tonalità delle parole». Jean
Talon, il curatore dell'antologia, ha l'intuizione
felice di aggregare questi scritti dispersi in vari libri
intorno a tre tradizioni letterarie: quella americana,
quella francese e quella irlandese. Dalle scelte
di affezione di Celati e gli accostamenti suggeriti
da Talon nasce un libro organico in cui ciascun capitolo
è un passaggio fondamentale per capire la
rotta tracciata sulla mappa mentale di uno degli
scrittori italiani di culto. Celati, un gigante della
letteratura contemporanea, ci porta per mano
nei Viaggi di Gulliver e in quegli ambienti rarefatti
e onirici creati da Flann O'Brien. E noi, non possiamo che
seguirlo incuriositi e incantati.