Recensioni / Nello zaino di Antonello

Autori che spiazzano e sorprendono come Gianni Celati, uno degli scrittori italiani più importanti e significativi. Sono usciti, recentemente, per Quodlibet ben due libri essenziali e bellissimi: Narrative in fuga e Riga 40. Gianni Celati a cura di Marco Belpoliti, Marco Sironi e Anna Stefi.
Uno dei maggiori narratori italiani viventi, se non il più innovatore degli ultimi quarant’anni. Ne attestano la grandezza nel paesaggio letterario e culturale l’uscita del volume della collana Meridiani Mondadori dedicato alla sua attività di scrittore (Romanzi, cronache e racconti), e la pubblicazione di una serie di suoi libricini presso l’editore Quodlibet, e ancora la traduzione dell’Ulisse di Joyce presso Einaudi. Il volume Riga era stato stampato una dozzina di anni ma da tempo esaurito e ricercato da studiosi e semplici lettori. Non si tratta di una semplice ristampa, ma di un vero e proprio rifacimento del volume, con circa 200 pagine in più, risultato di ricerche ulteriori sul suo lavoro, dell’emersione di scritti dispersi, saggi e recensioni uscite nel frattempo. I testi di Celati coprono un arco di tempo che va dal 1970 al 2008, ovvero gran parte della sua attività di scrittore e saggista.

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