Recensioni / La Divina Commedia inizia oggi

Rileggere Dante oggi, scoprirlo, ritrovarlo, citarne i versi più significativi, mutarlo in altro linguaggio, interpretarlo e tenerlo vivo, tramandarlo e stringergli la mano. Questo, a grandi linee, l’effetto che fa, o dovrebbe fare, ieri, oggi, domani, anche solo pronunciare la parola Dante, il Sommo. Il 25 marzo si celebra il primo Dantedì, data istituita dal governo – e promossa dal giornalista e scrittore Paolo Di Stefano con il linguista Francesco Sabatini – lo scorso gennaio, in preparazione dei settecento anni dalla morte di Alighieri, che cadranno nel 2021. La data è stata scelta poiché riconosciuta come l’inizio del viaggio nella Commedia.

L’edizione di quest’anno sarà particolare, partecipata sui social e in digitale, a causa della quarantena che stiamo vivendo per via dell’emergenza coronavirus, con diverse iniziative spontanee e organizzate, che di fatto strizzano l’occhio proprio a quel ponte tra passato e futuro che solo versi immortali come quelli della Commedia possono creare. Le letture virtuali coinvolgeranno diversi enti, musei, associazioni culturali, il Mibact e il Miur, tra streaming e lezioni online, video sui social e hashtag dedicati come #Dantedì e #IoleggoDante.

Tra le tante iniziative va certamente citata quella di Prima Effe Feltrinelli per la scuola, con il patrocinio della Società Dante Alighieri, che porta agli studenti d’Italia in questi giorni costretti in casa, il V canto dell’Inferno attraverso un assaggio di Hell’o Dante di Saulo Lucci, nell’attesa dello spettacolo integrale dal vivo che si terrà il 25 marzo 2021 in tutte le scuole d’Italia. La performance mette insieme recitazione e incursioni musicali pop-rock, in modo inedito e leggero, avvicinando così due epoche distanti e svelando qualcosa di più di un testo. Al centro la vicenda di Paolo e Francesca, raccontata attraverso fonti letterarie e storiche, cronache dell’epoca e pettegolezzi da cui Dante ha tratto ispirazione. Il Canto V è recitato con l’accompagnamento a voce e chitarra per far da ponte tra realtà, apparentemente lontane, attraverso un’idea, una parola, un’immagine, un personaggio che esce dalla Commedia per rivivere in una canzone settecento anni dopo. La Commedia di Dante perde così la sua aurea di insondabilità e si avvicina al pubblico e al quotidiano. Questa lettura si lega peraltro a #Leggiamoacasa, l’iniziativa messa in campo dal Gruppo Feltrinelli per portare libri e autori direttamente nelle case degli italiani con dibattiti, presentazioni e consigli di lettura sui social.

Altra iniziativa degna di nota è senz’altro quella della rivista L’Indiscreto con CCC, ovvero Commento Collettivo alla Commedia, curato da Edoardo Rialti. Un progetto in cui scrittori e mondo della cultura commentano i canti della Commedia online. Cento diversi autori per i cento canti del poema, per un totale di cento puntate ciascuna con un testo dantesco, illustrato dai grandi artisti della Galleria Pananti, a cui si affiancherà il commento di uno scrittore, musicista, regista, psicologo, storico, giornalista, teologo, neuroscienziato, alternando voci celebri del panorama culturale internazionale con giovani firme della critica e della narrativa. I canti di Francesca, Ugolino, delle Malebolge, del giardino dell’Eden, del Cielo dei Sapienti o della Candida Rosa di Dio costituiranno dunque una sorta di “stanza” suggestiva per il commentatore prescelto, che potrà muoversi al suo interno come preferisce, con un’analisi aderente o utilizzando il testo come un trampolino per proseguire in qualunque direzione, soffermandosi su un aspetto o un personaggio o una singola battuta, ripercorrendo un ricordo legato al testo, utilizzandolo per illustrare un nesso con altre opere o dimensioni della creatività umana o magari per presentare una sua narrazione originale, ispirata a quella dantesca. L’iniziativa della rivista vuole per cui unire la tradizione già medievale del poema commentato in pubblico e le nuove possibilità di diffusione e condivisione della rete, in una vasta “epica a puntate” che fonda in maniera nuova divulgazione e approfondimento sperimentale. La Commedia stessa diventa così un (nuovo) grande spazio di riflessione e creatività condivisa, nonché un luogo nel quale interrogarsi oggi e insieme.

In conclusione, impossibile non citare il lavoro di Seymour Chwast, designer e illustratore americano, tra i fondatori, con Milton Glaser e Edward Sorel, dello studio grafico Push Pin Studios, che ha profondamente influenzato il mondo della grafica d’arte, editoriale e pubblicitaria. Chwast è autore della Divina Commedia illustrata, in Italia pubblicata da Quodlibet nella traduzione di Fiorenza Conte, in cui Dante assomiglia a un detective di Raymond Chandler, con impermeabile, cappello, occhiali da sole e pipa. Al suo fianco Virgilio, in completo nero e bombetta come Poirot, e Beatrice, con un caschetto biondo platino, in una rivisitazione ironica, ma al tempo stesso fedele, del grande classico.

C’è di tutto nel Dante di Chwast: l’elemento noir, la satira, la creatività, la poesia viva che solo l’arte più profonda sa far brillare. C’è il tempo passato e presente, c’è una conoscenza profonda e colta della Commedia, ma soprattutto c’è il genio, espresso in molteplici spunti a metà tra illustrazione e graphic design, in cui Lucifero si fa iconico emblema del vizio contemporaneo e la complessità si riduce a poche semplici immagini, qualche battuta, perfettamente coerente con la narrazione e capace di racchiudere nella brevità la vastità dell’opera, senza ridurla a macchietta, in una sintesi mai dozzinale. Quella di Chwast è una Commedia pop, attuale, che nella sintesi fa sbocciare il dettaglio, tra bestie feroci e anime dannate, in un tratto bianco e nero carico di colore, umorismo, atmosfere giocose e surreali, che dimostrano due concetti fondamentali: l’importanza della libertà per un artista e le diverse possibilità che il linguaggio (in senso lato) offre ogni giorno, perché la Commedia continui ancora e ancora a reinventare quotidianamente la nostra lingua, in una costante mutazione. Questo, in fondo, è parte del nostro viaggio attraverso inferno, purgatorio e paradiso.