Recensioni / Arte. Una perla di Alois Riegl. Il Viennese dei tappeti

L'arte del tappeto, sia esso da parete o da pavimento, è una creazione dell'Oriente, ma i paesi europei sono stati molto pronti nell’apprezzarla e a farne una espressione della loro cultura.
È comunque dalle terre del Levante, dall'Egitto e dalla Mesopotamia, che bisogna partire per ripercorrere le tracce di una storia misteriosa e affascinante.
Nel 1891 , in concomitanza con la prima grande esposizione internazionale dei tappeti orientali, uno dei massimi esponenti della cosiddetta scuola viennese della storia dell'arte, Alois Riegl, pubblicò un volume che è tutt'oggi considerato uno dei pilastri fondamentale delle ricerche su questi preziosi manufatti.
Questa prima traduzione italiana dell'importante lavoro (curata da Alberto Manai, che ha redatto una nota illuminante, e corredata di un saggio di Sergio Bettini sulla poetica del tappeto orientale) dà modo anche agli appassionati del nostro paese di approfittare della profonda erudizione dello studioso austriaco e della sua straordinaria capacità di mettere in evidenza i nessi culturali e storici dell'arte del tappeto annodato.
Che arazzi e tappeti, di manifattura europea i primi e persiana i secondi, fossero elemento essenziale dell'arredo dei palazzi veneziani è stato documentato dalla mostra che si è tenuta a Venezia nel settembre dello scorso anno. Un catalogo, curato da Irene Favaretto e da Maria Da Villa Urbani, dà conto del ricco tesoro tessile (non solo arazzi e tappeti ma anche paramenti sacri) della Basilica di San Marco.

Alois Riegl Antichi tappeti orientali, Quodlibet, Macerata 1998, pagine 254, ill., lire 85.000.
Arazzi e tappeti dei dogi nella Basilica di San Marco, Marsilio, Venezia 1999, pagine 96, ill.