Recensioni / Sfondi urbani flessibili

Background. Il progetto del vuoto, di Nicola Russi, è un libro sul dibattito tutto italiano che riguarda la trasformazione dei vuoti della città. Volendo uscire dagli schemi ormai obsoleti della progettazione urbana, l’autore presenta una ricerca incentrata su otto casi internazionali esemplari in cui il background è ciò che Aldo Rossi chiamava la “scena fissa”, ovvero uno sfondo flessibile capace di accogliere forme libere di appropriazione dello spazio.
Il saggio si apre con la rappresentazione dei concetti chiave utilizzati nel racconto, tra cui ovviamente c’è “background” ma anche “screenshot”, “iperpresente”, “supporto e contesti”. Poi si passa all’analisi dei singoli progetti: il Piano strutturale di Anversa di Secchi-Viganò, le Granby Four Streets a Liverpool di Assemble, il Tempelhofer Feld a Berlino di Raumlabor, il Miyashita Park a Tokyo di Atelier Bow Wow, la Place de la Republique a Parigi di TVK, il Piano di New York del 2007, il centro espositivo Tour and Taxis di Bruxelles di Bureau Bas Smets e le Vertical Gyms a Caracas di Urban Think Tank.
Ognuno di questi sviluppi contiene una descrizione critica, un repertorio di immagini, un’intervista tra l’autore e il progettista e una bibliografia. Elementi che consentono un’analisi critica di ciascun progetto.