Recensioni / Mani in alto, i tuoi valori o la vita?

e posizioni di Giorgio Agamben hanno polarizzato l'opinione pubblica nei mesi della pandemia: attraverso un pugno di colloqui con la stampa e d'interventi online, il filosofo aveva dato voce a chi considerava il COVID-19 una semplice «invenzione» per manipolare le masse e imporre una limitazione delle libertà. Lungi dal ritrattare certe affermazioni infelici, l'autore di Homo Sacer ha scelto di compilarle integralmente in A che punto siamo? L'epidemia. come politica (Quodlibet, pp. 112, € 10) . Così facendo costringe il lettore a riconoscere che ce n'erano invece molte altre illuminanti: Agamben denuncia il paradosso di una società che dandosi come priorità la conservazione della nuda vita ha accettato di rinunciare ai suoi valori fondamentali, consegnandosi a una sempre più pervasiva gestione tecnocratica dei fatti sociali. Più che un incidente di percorso, la reazione delle democrazie occidentali alla minaccia virale ha reso visibile una «Grande Trasformazione» già in atto da decenni, consustanziale alla modernizzazione. Il tema avrebbe sicuramente meritato una trattazione più articolata, mentie questo blog in forma di libro ci offre la sua intuizione fondamentale in mezzo a fin troppe ambiguità, approssimazioni, ripetizioni. Di fronte a un tema tanto grave e divisivo, un maggiore rigore sarebbe stato gradito; ma liquidare le domande di Agamben sarebbe imperdonabile.

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