Recensioni / Di ebrei, di cose ebraiche e del resto

Romanzi e racconti di Ivo Andric edito nella bella collana I Meridiani della Mondadori è un bellissimo libro che getta un fascio di luce su alcune vicende ebraiche. Una vera sinfonia di millecinquecento pagine.
Da Caligari a Hitler di Siegfried Kracauer (editore Lindau), è un testo di riferimento scritto da questo singolare intellettuale ebreo tedesco, una lettura del film in chiave fenomenologica ispirata all'insegnamento di Georg Simmel. Da queste pagine emerge un nuovo riesame della Germania nazista e di quella visione del mondo totalitaria che dominava in quegli anni. Molto bello.
Gli ebrei e i matrimoni misti di Chiara Foà edito da Silvio Zamorani è tutto dedicato al fenomeno della esogamia nella comunità torinese nella seconda metà dell’Ottocento. Si tratta di uno studio che suscita curiosità per numerosi motivi e che getta nuova luce su un fenomeno ben noto, ma forte non molto conosciuto. La possibilità di celebrare unioni miste - ha notato acutamente l’autrice - cominciò a diffondersi su larga scala solo quando il rito religioso cessò di detenere il monopolio della consacrazione nuziale. In Europa in particolare, solo agli inizi dell'Ottocento con la promulgazione del Codice Napoleonico, il matrimonio divenne materia civile e poté essere contralto indipendentemente dalla confessione religiosa o dal gruppo etnico di appartenenza. In molti Paesi tuttavia questa disponibilità resta virtuale e la forza inerziale di una tradizione endogamica secolare, rafforzata periodicamente dalla emanazione di divieti di intrattenere rapporti sessuali fra parters di credo diverso, fece sentire il proprio peso per molti decenni ancora. La rottura di un vero tabù fu dunque un processo lento che in queste pagine viene brillantemente analizzato.
Scholem/Shalom: questo il titolo di due conversazioni con Gershom Scholem su Israele, gli ebrei e la qabbalah a cura di Gianfranco Bonola, con introduzione di Friedrich Niewoehner edito dalla elegante case editrice Quodlibet di Macerata. In queste due lunghe interviste fatte una da Muki Tsur l'altra da Joerg Drews alla fine degli anni '70 Scholem ripercorre le tappe principali della sua formazione intellettuale fin dalla prima giovinezza soffermandosi sugli incontri più importanti e fornendo nuove motivazioni rispetto alle sue prese di posizione intellettuali e politiche. Innumerevoli i temi trattati: il rapporto con la tradizione ebraica che lo porta ad essere il maggior studioso del secolo della qabbalah, l'ambiente ebraico della giovinezza, l’adesione di suo fratello al comunismo, il rapporto con uomini come Benjamin, Rosenzweig, Buber, l'adesione al sionismo, la vita successiva in Israele. Ci sono molti altri motivi di interesse: curiose le pagine in cui Scholem parla della malavita ebraica. Buono.
“Le porte della giustizia” e la Qabbalah estatica in Italia a cura di Moshe Idel è la prima edizione occidentale di un'opera della Qabbalah estatica italiana, un filone non particolarmente esplorato e che si inserisce in un percorso finalizzato ad una esperienza estatico-profetica. Dopo aver illustrato in molti studi l’opera e la dottrina di Avraham Abulafia, Idel ha indagato ora sul complesso diffondersi di una tradizione esoterica nel pensiero ebraico successivo fino al Rinascimento e alla nascita del Hassidismo. In questo ambito appare importante il ruolo svolto dagli studiosi che vivevano in Italia (in Sicilia) alla fine del Duecento. Il testo ora tradotto, finora di attribuzione incerta ed edito solo in ebraico, è l'unica opera integralmente giunta fino a noi dalla scuola siciliana di Abulafia. Un'opera molto importante.
Le radici del male di Massimo Ferrari Zumbini edito da Il Mulino è un libro di oltre mille pagine che prende in considerazione l’origine e lo sviluppo del fenomeno dell'antisemitismo moderno, dalla nascita della stessa parole coniata nel 1879 a Berlino da un giornalista tedesco Wilhelm Marr, sino allo sviluppo del movimento di Hitler nel dopoguerra a Monaco. Sulla base di documenti inediti viene individuate una figura, sino ad oggi trascurata dagli storici, di un teorico dell'odio razziale, quel Theodor Fritsch autore di un Manuale della questione ebraico che servì ad Hitler per ispirarsi all'odio nei suoi tristi anni viennesi. La visione degli ebrei, non tanto come erranti quanto piuttosto come mutanti, inquietò le coscienze torbide e deboli di molti nazionalisti di quegli anni e finì per far scaturire, in occasione della forte crisi economica causata dalla prima guerre mondiale, un antisemitismo violento. Un vero classico che offre una prospettiva storica di primo ordine e che si rivela per molti aspetti sorprendente.
Una delle idee più diffuse è che la Bibbia possa essere considerate il più bello dei romanzi e che anche per questo gli ebrei russi emigrati in America facilmente dettero vita al cinema moderno americano. A questo punto varrà la pena leggere il bel volume I1 romanzo dedicato alla cultura del romanzo a cura di Franco Moretti edito da Einaudi Innumerevoli i riferimenti a scrittori ebrei famosi e ben noti. Un libro formidabile.
Ai lettori di «Shalom» desidero segnalare un volume che si distingue per il suo altissimo senso civico I-TIGI Canto per Ustica dedicato ad una delle tragedie più importanti accadute nel nostro paese scritto, da Daniele Del Giudice e da Marco Paolini, un video di 159' corredato da un libro. Straordinario.
Adamo risorto di Yoram Kaniuk (edito da Einaudi) è un romanzo ambientato ad Arad, un luogo desertico dove sorge un avvenieristico Istituto di riabilitazione e di terapia Tutto appare pulito ed accogliente ma dietro alla facciata si nascondono innumerevoli tragedie: nell'Istituto vivono infatti molti sopravvissuti alla Shoah e tra questi Adam un ex-pagliaccio, ebreo, vissuto in Germania prima della guerra e faceva il pagliaccio anche davanti agli ebrei che stavano per entrare nelle camere a gas. Come si è capito Kaniuk affronta il dramma dell'Olocausto e lo fa con una forza drammatica e con una originalità che colpisce profondamente.
Shoah e cultura della pace questo è il titolo del numero monografico della rivista «Studi Pisani» (edizioni Plus) che contiene studi dell'Università di Pisa su storia del Novecento. Numerosi i contributi di rilevante interesse. Tra gli altri interventi di Michele Luzzatti, Francesca Pelini, Giovanna Tanti. Ottima la raccolta di documenti a cura di Rosa Lucia Romano.
Con grande piacere ho ricevuto Cantico dei Cantici edito dalle edizioni Paoline. Il testo e le note di commento a fronte sono di Giuliano Vigini. Una bella edizione e una bella sorpresa.
Barbara Spinelli è una giornalista di grande acutezza e di lucida intelligenza. Ultimamente Mondadori ha stampato Il sonno della memoria, un saggio di quattrocento pagine dedicato all’Europa dei totalitarismi. Si tratta di un progetto ambizioso e articolato che tocca corde nascoste, che evoca fantasmi passati e che non è possibile riassume in poche righe. Uno dei capitoli che merita di essere sottolineato è quello dedicato ad Israele. La tesi esposta è di alto livello, ma anche si presta a dibattiti e a discussioni Un libro molto intelligente, ma altrettanto amaro, appassionato e etico, con pagine su cui si può anche non essere sempre d'accordo. Stimolante e che spiega come la Spinelli si sia lasciata coinvolgere qualche tempo fa in sgradevoli polemiche giornalistiche con articoli estremamente criticabili.