Recensioni / Un surrealista in Africa

Stanco della sua vita a Parigi nel 1931 Michel Leiris, autore surrealista nonostante all'epoca avesse lasciato il gruppo, decide di partire per l'Africa. Si aggrega a una missione esplorativa di quelle che allora andavano per la maggiore. Con il ruolo di segretario e archivista parte per Dakar con l'obiettivo di attraversare l'Africa sahariana fino a Gibuti. Sono anni in cui l'etnografia è largamente legata al colonialismo, il cui pregiudizio bianco e maschilista è la norma anche per chi per professione dovrebbe invece conoscere gli altri e le loro ragioni. Ne esce l'Africa fantasma, libro tutt'altro che scientifico che assomiglia invece a un diario in libertà, ma ha il pregio raro di raccontare le missioni etnografiche per quel che erano.