Recensioni / Libri - Il tempo della fine

Storico del cristianesimo, autore di un'importante edizione commentata dei Vangeli per Einaudi, curatore di molte opere della filosofa Simone Weil, ma anche di un saggio sulla vita storica di Gesù (Gesù moderno), Giancarlo Gaeta raccoglie in questo volume una serie di saggi nati da alcune lezioni tenute a Palermo durante le Settimane Alfonsiane tra il 1998 e il 2018. Ognuna di queste lezioni trova suo luogo di origine da un versetto evangelico: "E i suoi, udite queste cose, uscirono per impadronirsi di lui; dicevano infatti: è fuori di sé" da Marco, "Credete che io sia venuto a mettere pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione" da Luca oppure ancora "Il tempo è compiuto ed è vicino il regno di Dio: convertitevi e credete nell'Evangelo" sempre da Marco. Già da questi pochi campioni si intuisce come le lezioni di Gaeta tentino di muovere da tanti piccoli aspetti della vita di Gesù per provare poi a costruire un'immagine complessa che tenga conto della sua reale presenza negli ambienti che ha vissuto, indagando cioè come dovesse essere apparso ai suoi contemporanei. L'interrogazione di Gaeta insiste sul modo in cui Gesù "potè porsi e di fatto si pose a quanti ebbero la ventura di vederlo e ascoltarlo" e si muove tra i Vangeli canonici analizzandoli anche attraverso i caratteri propri della narrazione in senso stretto. Questo non significa operare una semplificazione, ma è invece una via per un'indagine ancor più urgente sulla relazione tra la persona Gesù e il modo in cui chi aveva attorno avvertisse la sua presenza. Nell'analisi del versetto "Seguimi! E lascia i morti seppellire i loro morti" Gaeta analizza proprio l'immagine prevalente di Gesù, quella di un uomo itinerante, carismatico, "che impone a chi intende seguirlo la rottura con l'ethos tradizionale in forza della sua parola", non mancando di sottolineare come le sue richieste, e quella su come seppellire i morti in particolare, dovessero apparire estreme. L'interrogazione sul cristianesimo primitivo si apre a importanti paralleli con il mondo contemporaneo in quanto "l'etica di Gesù è l'etica dell'attesa, incompatibile con l'etica moderna del progresso", e quindi sempre meno in linea con la velocità delle società odierne. Eppure questa serie di lezioni delinea una figura radicale di Gesù che in parte si allontana con coraggio dall'immagine che normalmente conserviamo, facendo intuire in controluce alcuni aspetti che, considerata anche l'epoca che ci troviamo ad attraversare, restituiscono il suo insegnamento più aderente alla nostra società di quanto si possa pensare.

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