Nello specialistico ambiente della musica detta dotta un libro come Non abbastanza per me di Stefano Scodanibbio (Quodlibet, 2019) fa rumore. Scrive di musica Scodanibbio? Certo, ci mancherebbe. Dicendo, con un idioma sperimentale e un po' ermetico, quanto sono emozionanti e interessanti le musiche di Nono e di Miles Davis e quanto sono stantie le musiche di tanti giovani compositori contemporanei cresciuti a forza di cliché. Ma scrive di arte visiva, di luoghi d'incanto e di peccato in ogni angolo del mondo, di scrittori e di movimenti di sovversione creativa come il '77 italiano.