Recensioni / Natale in anticipo. Strenne editoriali per chi legge saggi (II)

Ultima fermata, almeno per quanto ci riguarda, nel campo dei consigli d’arte per i vostri regali di Natale. Dopo i romanzi, i biopic, l’arte antica, gli artisti internazionali, gli artisti italiani, illustrazioni e i saggi d’autore, i nostri consigli editoriali chiudono con una miscellanea ancora saggistica. Davvero per tutti i gusti.

Ricordo distintamente lo sgomento di chi mi attorniava durante la visita del Padiglione Centrale della Biennale di Architettura di Venezia del 2014. Fra gli Elements of Architecture ritenuti fondamentali da OMA – Rem Koolhaas c’era anche la toilette, nella sua evoluzione e involuzione attraverso i secoli. Al di là dell’aneddoto, a Venezia Koolhaas aveva portato innanzitutto l’elemento “muro” – un interesse che risale al lontano 1972, quando l’architetto olandese, ancora studente, elaborò il progetto The Berlin Wall as Architecture. Com’è ovvio pensare, il Muro di Berlino è ben presente in questo saggio di Simone Gobbo, all’interno del capitolo che affronta le Partizioni militari, a cui seguono quelle naturali e geopolitiche; questo trio di capitoli è però preceduto e seguito complessivamente da altri cinque capitoli, che conferiscono al libro un’identità ibrida, dove antropologia e architettura non solo entrano in dialogo (“un doppio racconto, dove trova spazio la narrazione dell’oggetto architettonico – il muro – contemporaneamente ai comportamenti e alle azioni dell’uomo nello spazio del confine”), ma chiamano a raccolta in maniera inclusiva discipline man mano confinanti, in un cerchio che si allarga alla sociologia e all’urbanistica, in cerchi concentrici sempre più ampi. Un’apertura inattesa per un libro che ha al suo centro un elemento divisivo ed esclusivo come il muro.