Recensioni / Racconti sentimentali e satirici di Michail Zoščenko

La raccolta di racconti comico-umoristici di un maestro della forma breve che nel corso degli anni Venti, subito dopo la Rivoluzione russa, ha goduto di grande notorietà, descrivendo in modo irriverente e dissacrante i cambiamenti della nuova società sovietica: personaggi tipici, avanzi di principi e signore aristocratiche, belle ragazze e relative vicende sentimentali, pochi quattrini, furti e piccole truffe, capicaseggiato e timore delle denunce, mendicanti burocratizzati nel grande terremoto che ha rivoltato ogni cosa. I racconti vanno dai primi anni Venti fino alla metà dei Quaranta, quando Zoščenko è costretto al silenzio dal potere sovietico. Scrisse: "I racconti miei, si sa, son presi dalla vita, ed è tutta sacrosanta verità".