Raccolta di racconti comico-umoristici di un maestro della forma breve, Michail Zoácenko, che nel corso degli anni Venti, subito dopo la Rivoluzione russa, ha goduto di grande notorietà, descrivendo in modo irriverente e dissacrante i cambiamenti della nuova società sovietica, con i suoi personaggi tipici, gli avanzi di principi e signore aristocratiche, le belle ragazze che restano belle ragazze con relative vicende sentimentali, nonché i pochi quattrini, una realtà vasta di furti e piccole truffe, i capicaseggiato e il diffuso timore delle denunce, i mendicanti burocratizzati, e tante altre situazioni anche deplorevoli e assurde, nel grande terremoto che ha rivoltato ogni cosa.