Recensioni / A proposito di Schmitt

Carl Schmitt è uno dei più noti e studiati teorici tedeschi di diritto pubblico e internazionale. Fu sostenitore del nazismo per il quale lavorò principalmente nel campo del diritto internazionale e mirò a fornire le basi per la giustificazione della politica espansionistica di Hitler. Malgrado questo passato, le sue idee continuano ad attirare l'attenzione di molti filosofi, studiosi di politica e del diritto. Risulta quindi di estremo interesse la lunghissima intervista radiofonica al giurista condotta nei primi anni settanta dallo storico esperto di socialismo Dieter Groh e dal teologo evangelico Kluss Figge. Sullo sfondo aleggia una domanda che gli intervistatori pongono allo studioso: Perché Lei ha partecipato al potere? "Mi trovavo ad ogni modo nella situazione di un giurista che [...] sapeva anche che non esiste diritto - o chiamatelo pure come volete - senza positivismo. Qui 'positivismó significa diritto vigente che, a sua volta, significa diritto in qualche modo effettivo e "La legalità in questo senso è qualcosa di indiscutibile, almeno finché ci si pone da questo punto di vista positivo, positivistico". Sono alcuni frammenti della risposta di Schmitt alla domanda posta. Una risposta, emerge dalla lettura di questo interessante volume, in cui personaggi e circostanze politiche si intrecciano inestricabilmente dando luogo ad una narrazione storica densa e articolata.
Nella postilla al volume Dieter Groh spiega con chiarezza come si è arrivati a realizzare il colloquio radiofonico con Schmitt e di come il filosofo tedesco abbia assecondato le richieste degli intervistatori. Scrive Groh: "Ancora oggi però mi meraviglio del modo in cui proprio Carl Schmitt accolse le nostre richieste. Nessuna domanda fu da lui elusa, per quanto mi ricordo della situazione del colloquio di allora. Volevamo sapere qualcosa da lui e lui fu pronto a fornirci spiegazioni". L'intervista-autobiografia appare di rilevanza tale da costituire una testimonianza preziosa su fatti storici del Novecento e potrà forse contribuire a chiarire il vero pensiero dell'intellettuale tedesco.