Recensioni / Napoli Super Modern

Every city hides a certain idea of architecture in its history. This is how Studio Lan shows us another side of Naples, its supermodernity, something we are not used to seeing when we walk through it. Umberto Napolitano, founder of Lan together with Benoit Ballon, grew up in these places. He designed and studied some of the buildings when he was an architecture sudent and now returns to them as an established professional with a different awareness, searching for traces of that timeless modernity which is the essence of his architecture in a certain sense, this revisitation becomes art awareness of how fundumental this other Naples was in the construction of a rigorous, timeless grammar of forms. So with an autobiographical but also very contemporary gesture, let us not forget that many architects have sought the essence of their own idea of architecture in the buildings constructed in various cities. This has been done by Cino Zucchi with Luigi Caccio Dominioni and the Milanese courtyards, by the greats of the pant such as Ludovico Quaroni and his Immagine di Roma and more recently by Adam Coruso with the Milan of Asnago and Vender. The art of looking at the city and its memory to find tangible signs of one's own idea of architecture. The book is enriched by Cyrille Weiner's photographs, which delicately show us this timeless modernity, and essays by Manuel Orazi, Andrea Maglio, Irene Lettieri and Gianluigi Freda. The book closes wiih a section of cards enriched wiih drawings edited by the RAAR Laboratories, aresearch section built inside the LAN studio in Paris. While much contemporary research is conducted by architects in the universities were they teach, the peculiarity of this research is to be found in the research laboratory built inside ihe LAN studio as a counterpoint to the prodice of building.

Ogni cita nasconde nella sua storia una certa idea di architettura. Lo studio Lan ci mostra cosi un'altra faccia di Napoli, il suo esser Super Moderna, qualcosa che non siamo abituali a considerare quando la attraversiamo. Interessante che uno studio di architettura produca un libro che guarda alla città come luogo della memoria di un progettista. Umberto Napolitano fondatore di Lan assieme a Benoit Ballon, è cresciuto in questi luoghi, alcuni edifici li ha disegnali e studiati quando era studente di architettura e oggi torna o raccontarli da professionista affermato con una consapevolezza diversa, cercando le tracce di quella modernità senza tempo che è l'essenza della sua archilettura. Questa rivisitazione in un certo senso diventa consapevolezza di quanto quest'altra Napoli sia stata fondamentale per la costruzione di una grammatica delle forme rigorosa e senza tempo. Allora con un gesto autobiografico ma anche molto contemporaneo, non dimentichiamo che molti architetti hanno cercalo negli edifici costruiti in varie città l'essenza della propria idea di architettura. Lo hanno fatto, Cino Zucchi con Luigi Caccia Dominioni e i cortili Milanesi, i grandi del passato come Ludovico Quaroni e la sua Immagine di Roma e piu recentemente Adam Caruso con la Milano di Asnago e Vender. L'atto di guardare alla città e alla sua memoria per ritrovare segni tangibili della propria idea di archilettura. I1 libro è arricchito dalle folografie di Cyrille Weiner che ci mastro con estrema delicatezza questo modernità senza tempo, dai saggi di Manuel Orazi, Andrea Maglio, Irene Letteri e Gianluigi Freda.
Chiude il libro una sezione di schede arricchite di disegni curati dalle Laboratorie RAAR una sezione di ricerca costruito dentro lo studio LAN di Parigi. Se infatti molte delle ricerche contemporanee sono condotte dagli architetti all'interno delle università dove insegnano, la peculiarità di questo la troviamo proprio nel laboratorio di ricerca costruito denso lo studio LAN come controcanto alla pratica del costruire.