Leggere la figura artistica e intellettuale di Luca Ronconi con uno
sguardo alla contemporaneità: è questa l'ambiziosa sfida a cui il Centro Teatrale Santacristina di Gubbio si dedica ormai da anni. Un'azione
sulla memoria che non è solo conservazione, ma anche rilancio e un
interrogarsi continuo sul presente e sul futuro della scena. Un compito
complesso che testimonia il passato legato agli spettacoli di Ronconi,
analizza la modernità del suo pensiero e raccoglie l'eredità concreta
del suo fare teatro trasmessa ancora oggi dai suoi attori e collaboratori. Nasce così il volume Regìa Parola Utopia. Il teatro di Luca Ronconi
(Quodlibet edizioni ) a cura di Roberta Carlotto e Oliviero Ponte di Pino, che da mercoledì è disponibile in libreria. Il libro raccoglie i contributi e le testimonianze di oltre quaranta personalità del teatro e della
cultura attraverso cui perlustra tutte le dimensioni della geniale e sfaccettata produzione del regista con una profondità critica fino ad oggi
inesplorata. Così da restituire la multiforme ricchezza dell'opera di
Ronconi, dalle regie di prosa a quelle di opera lirica, con un focus specifico per la musica, dal lavoro mai banale e scontato sulla drammaturgia e sulla parola fino alla dimensione utopica di esperienze quali il Laboratorio di Prato e lo stesso Centro Teatrale Santacristina.
In contemporanea all'uscita del libro, a maggio sono attese altre due
iniziative: su Rai 5, andrà in onda "Essere attori. Al lavoro con Luca Ronconi", un ciclo di dieci video interviste agli attori che in periodi differenti ma con continuità hanno lavorato con Ronconi e sono stati interpreti
di memorabili messe in scena (tra questi Guarnieri, Orsini, Popolizio).
Mentre al Teatro Valle si terrà la mostra Ronconi e Roma, un omaggio
del Teatro di Roma a Luca Ronconi, articolata in due sezioni. Tutto a
cura del Centro Teatrale Santacristina.