Luciana Galli, che da oltre cinquant'anni rilegge lo spazio urbano della sua città, Bari, è una fotografa che ha avuto diverse esperienze nel campo della comunicazione visiva. Ogni immagine, nello splendido volume curato da Roberto Lacarbonara, racchiude un bilanciamento di linee geometriche e colori che ben mostrano la maestria di chi, con l'obiettivo, racconta la vita vera. Dalle visioni urbane alla folla sul lungomare riunita per le Frecce Tricolori nel 2019 il discorso di Luciana non si interrompe mai nei circa 150 scatti proposti in "Bari non è una città italiana". I protagonisti restano sempre i colori e le geometrie della città pugliese: anche quando poco riconoscibili, la proiezione mentale interiore, di gombrichiana eco, permette ad ognuno di ricostruire il profilo urbano barese. A dire il vero a un primo approccio con la copertina del volume, si può pensare che le immagini di Luciana Galli siano tutte ribaltate come la Bari proposta sottosopra con il bordo del lungomare a fare da "corona marina in alto" – nelle parole di Julio Cortázar riprese da Roberto Lacarbonara. Bari cambia si legge nello slogan della prima immagine del libro, ma, attraversandola con le fotografie di Luciana Galli, nulla è cambiato. Essa sarà ancora lì, bellissima e piena di contraddizioni come solo il Sud Italia sa essere.