Recensioni / I 5 (più uno) libri di settembre, per ripartire ma ispirati

In Francia si chiama “rentrée littéraire”, finalmente si calpesta di nuovo il pavé urbano e si resta a guardare le vetrine delle librerie con un cardigan piegato sul braccio mentre sfuma l’abbronzatura - “Bentornati in città, ecco cosa hanno preparato gli editori mentre voi eravate a Patmos”. Quasi come delle strenne natalizie, un boost per ripartire al ritmo di lettura della settimana lavorativa. In Italia c’è meno celebrazione per la fine dell’estate, siamo di natura più graduali, siamo un popolo da spiaggia, o forse ci sentiamo in colpa per non aver finito L’uomo senza qualità che ci siamo trascinati ogni giorno sul lettino dello stabilimento balneare, preferendogli un thriller di Eric Ambler o la Settimana Enigmistica. È il caso di festeggiare invece l’addio ai gialli da ombrellone. Questo settembre editoriale vede delle novità piene di talento.

1. Michele Masneri – Stile Alberto - Quodlibet

Lo aspettavamo, c’è da dire, l’omaggio al grande maestro Alberto Arbasino, forse uno dei pochi a non esser mai stato un “solito stronzo”. Masneri, fogliante e autore Adelphi, qui esplode in un’intimità da Bildungsroman passeggiando tra tutto quello che gli ha dato (e ci ha dato) questo “James Bond mediopadano”: le perfette descrizioni e “complete istruzioni per comporre un guardaroba”, la “teorizzazione del «vaffanculo» come amuleto e scudo stellare”, come scrivere una cartolina, etc etc. E poi l’amore, carnale e di compagnia. È il primo testo su Arbasino e l’amore. Numero due di questa nuova collana Quodlibet, copertina splendida di Francesco Vezzoli come non se ne fanno più o come le fanno solo in America, dentro ci sono scatti di Paolo Di Paolo e un inserto di Giovanna Silva, con le fotografie della splendida casa di A.A. in via Gianturco dove a Masneri, sorpreso, viene servito dello spumante Asti Cinzano da pacco natalizio.

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