Recensioni / Lezioni di filosofia contro il simbolico

Che cosa vuol dire andare «contro il simbolico» come proponeva Enzo Melandri da pensatore eccentrico e irregolare quale era?
Questo suo libro, pubblicato per la prima volta nel 1989 pochi anni prima che la morte lo sorprendesse (1993) raccoglie un ciclo di dieci lezioni in cui il suo pensiero è esposto secondo altrettanti temi capitali della filosofia: Logica, Linguaggio, Realtà, Metafisica, Soggetto e coscienza, Credenza e immaginario, Desiderio e volontà, Etica e morale, Politica e potere, c Meditatio vitae e meditatio mortis Una summa complessa dunque ma che muove dalla convinzione che i problemi della filosofia ruotino intorno a una grande questione di fondo: la relazione tra essere e pensiero, la loro identità e alterità il loro corrispondere, separarsi ed embricarsi. II simbolo è uno dei modi in cui l’ uomo governa e risolve questa relazione, essendo egli definito per questo animal symbolicum. Di fronte allo stupore che segnala che l'esser e non è come appare,e il mondo non è quello che sembra , il simbolo è una strategia per ridurre la contingenza, per congiungere le parti m un intero e «ricomporle» (in greco: symballein) Il simbolo ha la forza di conferire un senso condiviso alla realtà e «rimettere in ordine il mondo» Ma non appena fissato e stabilito esso tende a irrigidirsi in forme occultando la dinamica vivente da cui sorge. Per riscoprire e riattivare la genealogia  nascosta del simbolico è dunque necessario andare contro di esso, tentare un pensiero «contro-simbolico» che regredisca fino alla radice profonda da cui trae origine ogni conferimento di senso. Il quale è 1 operazione costitutiva della conditio humana.Ecco perché l’uomo rinuncia più facilmente a una realtà che non ai simboli che la rappresentano.