I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa
settimana il giornalista australiano Desmond O'Grady.
Cresciuto in Lombardia e
omossessuale, Michele Masneri ha idolatrato Alberto Arbasino e ne ha fatto un modello di vita e di scrittura. Arbasino era un dandy, cosa che lo
distingueva dalla maggior
parte degli scrittori italiani e
anche dai parlamentari. Il suo
unico mandato alla camera
dei deputati gli fece disprezzare la classe politica, ma gli garantì il vitalizio, tornato utile
per sostenerlo nella sua missione pionieristica di ricerca
sulla cultura e la società contemporanee. Raccontò anche
l'Australia, dove intuì l'emergere di una cultura nuova. Dopo l'innamoramento da ragazzo Masneri guarda da adulto
Arbasino e il suo ambiente.
Molti meriti risiedono in quelli
che sembrano limiti: non pretende di sapere tutto del suo
modello, di cui ammette i difetti. Fornisce un complesso
ritratto della principessa Domietta del Drago Hercolani
(che si dice abbia ispirato il
personaggio di Desideria in
Fratelli d'Italia) e ritrae le
complesse relazioni tra lo
scrittore, Pier Paolo Pasolini e
Marco Lodoli. Masneri riconosce che Arbasino, pur essendo all'avanguardia in molti
ambiti, era "conservatore"
sull'omosessualità, opponendosi perfino al matrimonio tra
persone dello stesso sesso. Arriva alla conclusione che Arbasino voleva solo essere un
ragazzo. E i ragazzi non vogliono figli e nipoti.