Recensioni / Monumento fiume, una doppia personale dei fotografi Michele Buda e Marco Zanella e l’installazione sonora del musicista e sound designer Giovanni Lami

Monumento fiume comprende tre progetti distinti: le campagne fotografiche Sul confine di Michele Buda e Scalandré di Marco Zanella, presentate negli spazi dell’ex Ospedale Testi dal 10 ottobre al 9 gennaio – un luogo di grande bellezza e valore, sia storico che simbolico, che sarà restituito temporaneamente alla comunità in occasione di queste due mostre – e il lavoro sonoro Monumento fiume di Giovanni Lami, che dà il titolo all’esposizione, allestito alla Chiesa del Pio Suffragio fino al 31 ottobre, un altro “luogo della memoria” accanto al Museo Civico Luigi Varoli.

Monumento fiume è l’esito di un progetto pensato per lavorare intorno al paesaggio, al territorio, al paese, al suo patrimonio materiale e immateriale e alle persone, promosso dal Comune di Cotignola e dal Museo Civico Luigi Varoli. L’indagine dei tre artisti ha seguito, ramificandosi, piste parallele e distinte lavorando su linguaggi differenti: la fotografia e il suono, catturando immagini, rumori e fantasmi, fino a tracciare una mappa inedita di Cotignola fatta di sguardi e ascolti, da cui è scaturito un nuovo paesaggio, una geografia quasi “esotica”.

I progetti

Sul confine è il titolo della campagna fotografica che Michele Buda ha svolto a Cotignola dai primi mesi del 2021, partendo da un’esplorazione dei confini territoriali del paese e del tratto cotignolese del fiume Senio. Questo torrente, che attraversa la Romagna e sfocia nel fiume Reno, fu per 145 giorni, tra il novembre 1944 e l’aprile 1945, la linea di demarcazione che oppose alleati e nazifascisti, i quali assediarono il piccolo paese della bassa Romagna riducendolo a un cumulo di macerie. Ma il fiume Senio non è solo un luogo della memoria, è anche un segno reale nel paesaggio: i suoi argini sono pensili e rappresentano l’unico punto rialzato nel panorama di pianura da cui è possibile allargare lo sguardo. Intorno a questo tracciato, Cotignola è cresciuta in due direzioni opposte e complementari: verso Lugo lo sviluppo industriale; verso Faenza, le campagne, le aree naturalistiche e le zone tutelate e protette. L’indagine di Buda si è concentrata su questo tessuto rurale, urbano e sociale, e ha portato alla produzione di circa 80 fotografie a colori e in b/n e alla pubblicazione di un libro fotografico edito da Quodlibet con testo di Stefano Munarin, professore di Urbanistica allo IUAV. In mostra saranno presentate una selezione di circa 30 fotografie a colori e in bianco e nero.