Recensioni / VERA: gli spazi indipendenti romani raccontati in un libro

Primavera. Questo il significato del titolo del nuovo libro di Damiana Leoni, edito da Quodlibet, VERA: una vera e propria mappa per fissare sulla carta la pluralità di spazi indipendenti che sono sorti nella capitale a seguito della pandemia. Una fioritura nata dalla voglia di ricominciare a fare rete, collaborare, creare. Protagonisti 4 fotografi, 8 spazi indipendenti, 54 studi, 70 artisti italiani, 7 quartieri: un libro che propone un modo diverso di scoprire la città, esplorandone soprattutto le aree periferiche. Il punto di partenza è Spazio in Situ a Tor Bella Monaca: il percorso si snoda tra Post Ex a Centocelle e Off1c1na al Quadraro, Numero Cromatico e Ombrelloni nei quartieri di San Lorenzo, proseguendo con Paese Fortuna, fino ad arrivare a Spazio Mensa, nei pressi dell’aeroporto. Punto d’arrivo Trastevere con CASTRO, spazio che mette a disposizione degli artisti alcuni studi nel cuore della città.

Il libro si articola attorno a schede di testo, una per ogni spazio, e un ricco apparato fotografico: quattro fotografi – Eleonora Cerri Pecorella, Salvatore Emanuele, Marta Scotti e Mohamed Keita – hanno documentato la vita dei singoli spazi, dal lavoro alle relazioni, dall’intimità al quartiere in cui si inseriscono. Le immagini sono introdotte da Luigi Ontani e da due testi di approfondimento, firmati rispettivamente da Giuseppe Armogida – dottore di ricerca in Filosofia e Teoria delle scienze umane – e Giulio Cederna – scrittore esperto in comunicazione sociale. Un ulteriore tassello a completamento della narrazione è una serie di interviste curate da Emma Rosi, pensate per approfondire ulteriormente la storia degli spazi e la loro identità.