volume ripercorre alcuni
memorabili viaggi di formazione
dell'architetto Mario Cucinella.
La riflessione indotta da
queste esperienze si confronta
positivamente con la pratica
architettonica quotidiana per un
futuro sostenibile: attraverso un
corpus di 10 casi selezionati si
propongono rapporti esemplari
tra architetture del passato
e ambiente, con un utilizzo
razionale delle risorse naturali
e con singolari capacità creative
nell'edificazione dell'habitat
umano.
Nel superare la crisi delle città,
la globalizzazione tipologica,
l'esaurimento delle risorse e
l'onnipresente cementificazione, il
saggio propone un diverso modo
di progettare con l'avvicinamento
ad un modo antico di fare
architettura, attento all'ambiente,
alla costruzione di comunità ed
all'utilizzo mirato delle risorse
disponibili.
Si allude ad un istinto perduto
che ci avvicina a piante ed
animali per la capacità dì
sopravvivenza e di adattamento.
Un atteggiamento che impone il
totale rispetto della natura
e che è venuto a mancare )con
peggioramenti esponenziali)
a partire dalla rivoluzione
Industriale fino ad oggi.
Le modifiche irreversibili
apportate al nostro pianeta
impongono con urgenza nuovi
approcci al fare architettonico.
Questo diario di viaggio riflette
sulle grandi possibilità espresse
dal passato, dalle tracce discrete
di una architettura spontanea
e ragionata. Anche dalla
conoscenza dell'architettura della
tradizione inizia la riscoperta
di una perduta armonia
con l'ambiente.