La. passione del pensiero ha animato da sempre l'orizzonte filosofico di Enrica Lisciani-Petrini, che si è da poco congedata dall'insegnamento presso l'Aieneo salernitano. I suoi vettori di ricerca sono stati dedicati ad alcuni specifici snodi teoretici attraverso i quali leggere i suoi filosofi: Bergson, Jankélévitch, Heidezer, Merleau-Ponty, Deleuze, che le hanno consentito di pervenire alla definizione di un nuovo apparato categoriale incentrato sulle nozioni di vita e impersonale, com'è ampiamente dimostrato dai suo recente libro «Vita quotidiana. Dall'esperienza artistica al pensiero in atto». L'incidenza dei ruolo svolto dalle esperienze artistiche dei '900 ha determinato inoltre l'elaborazione di una filosofia «dalla» musica e non «della» musica, che si è concretizzata nell'opera «Il suono incrinato. Musica e filosofia nel primo Novecento». Passaggio cruciale della sua produzione è stata, infine, la figura di Merleau-Ponty. «La passione del mondo. Saggio su Merleau-Ponty» ci svela il concetto di passività come essere-al-mondo, come en-étre ambiguo e irriflesso, immatura e tessitura carnale. A testimonianza di questo importante contributo scientifico, i suoi amici e colleghi accademici le hanno dedicato un volume dal titolo «La passione del pensiero. Studi in onore di Enrica Lisciani-Petrini», pubblicato da Quodlibet. Questo collettaneo è un omaggio a una vita sempre attenta alle questioni della contemporaneità di cui, sapientemente, Enrica Liscianl-Perrini non ha mai eluso alcun aspetto.